“A casa, il genovese non t’invita:
tutto il contrario del napoletano”.
Luoghi comuni, sarà mai finita?
Siete eterni: venite da lontano…
Di casa è invece qui la genovese,
pure se a volte resta un po’ pesante.
Il Genoa sembra non aver pretese,
ma la partita insidie ce ne ha tante.
C’è l’attesa; c’è l’ansia che ci stringe
la gola. Allegri fa lo schiattamorto:
“Chi lo sa, forse il Napoli non vince”.
Massimilià, spiacente: avesti torto. Leggi tutto…
Dalla penna non sgorga la rima,
perché a lei non la detta la testa.
Forse è il caso di arrendersi prima?
Finchè solo un barlume ci resta
tiferemo per te, ciuccio bello.
E se l’altro si mostra più forte,
lo dovremo accettar: giù il cappello.
E’ così. Ma ….mannaggia la morte,
questa volta davvero fa male.
Ma com’è, che ogni volta è lo stesso?
Siamo primi, alla grande, a Natale:
e poi, niente. Tu guardaci adesso:
avviliti, stremati, distrutti.
E’ tremendo arrivare secondo
quando, Sarri, lo dicono tutti,
il tuo calcio è il più bello del mondo! Leggi tutto…
Sarri, tu lo fai bene, il tuo mestiere:
ma quel che hai detto fa pensare che
è tristemente vero, che non c’è
Dzeko peggior di chi non vuol vedere.
Dopo una pirotecnica partenza
Zielinski vaga, e se ne sta in un canto
(Marek, non fosti mai così rimpianto,
di te non si può proprio fare senza…):
Jorginho si smarrisce, ed Allan pure.
E poiché loro c’hanno un grande culo,
e un grande Dzeko (sì: ma salta sulo!),
le certezze diventano paure.
E’ un napolicchio: un napoli minore,
che corre e tira, sì: però non morde.
La Roma se ne accorge, ch’è alle corde,
e allora sferra il colpo decisivo. Leggi tutto…