speciale
rss

Stasera, al Franchi, in campo due colori.
E’ importante, la tinta della maglia;
è lei che condiziona la battaglia.
Azzurro e viola: che ne verrà fuori?

L’azzurro spesso scivola nel blu:
è il mare calmo, e pure il cielo terso.
Basta un momento, ed ecco, ti sei perso,
ed a terra non torneresti più.

Il blu seda l’angoscia, la follia:
bloccando ogni bollor, reca la pace.
Contemplando l’azzurro, tutto tace,
e a volte nasce la malinconia.

La Fiorentina è pazza per il viola,
da sempre solo questo porta addosso.
E’ un misto tra i colori azzurro e rosso,
non si può dir che sia una tinta sola.

Viola vuol dire voglia di cambiare,
e alla Chiesa ricorda il pentimento.
Il viola dice: “Io non m’accontento;
c’è sempre qualche cosa da tentare!”

L’energia della componente rossa
dona ai gigliati un piglio più cattivo.
E il Napoli, sarà altrettanto vivo?
Il calmo azzurro, si darà una mossa?

Pare proprio di sì. La cosa è certa:
nel primo tempo è il Napoli che spinge.
Pressa la Fiorentina, e la costringe
a stare molto attenta: a star coperta.

Gli azzurri stanno in campo belli e alteri:
ma senza Blasi, e senza Zalayeta
l’azione non diventa mai concreta,
e alla fine chi segna? Bobo Vieri….

Ci saranno altre reti? No, una sola.
Sosa è il classico “Voglio, ma non posso”.
Ci manca un po’ di smalto: un po’ di rosso,
e per questo l’azzurro cede al viola.

(Si dirà: troppo facile è la rima
quando la si compone a cose fatte:
le previsioni sono meno esatte
quando la poesia si scrive prima!)

Valid XHTML 1.0 Transitional Valid CSS!